A translation of Lasha Darkmoon’s The Keys of the Unseen
Sono io
che tenevo le Chiavi dell’Invisibile.
Tutti i tesori del sapere giacciono spogli
davanti a me. Tutte le immagini
del tempo-passato, presente e futuro-
Io le creo,
Io le intreccio
nella mia rete, io le adoro
teneramente. Non una foglia cade a terra
senza che io lo sappia. Non un filo
d’erba cresce laggiù nel prato senza che
io lo veda.
Non un fiocco di neve
alza il capo negli ombrosi
boschi, che non viva la sua oscura vita segreta.
Ogni cosa ha la sua storia
scritta in Sijjin nel
Libro delle Gesta.
Tutto ciò
che può essere saputo, è saputo. Qualcuno
lo sa. Io sono colui che ti fa visita
nei sogni notturni, che vede tutto
ciò che fai nella stanza segreta. Un
giorno ti
resusciterò dalla morte. Sarai con me
dove sono ora, e ti mostrerò le lenzuola
macchiate della tua vita. E laverò via i
tuoi peccati, e le tue lenzuola torneranno
pulite.